Cos’è un Atelier?
"L'atelier non è un luogo specialistico ma metafora della ricerca con i bambini e di ascolto sui modi che i bambini hanno di apprendere e ricercare insieme".
Loris Malaguzzi
Si propone come spazio di educazione alla bellezza, intesa come capacità di riconoscere ciò che di bello, positivo e poetico può offrire la nostra realtà quotidiana.
Questo obiettivo viene perseguito attraverso una cura dello spazio non solo dal punto di vista funzionale, ma anche estetico con la scelta di setting che provochino sensazioni di stupore e meraviglia, stimolando così la voglia di scoprire e conoscere.
Le attività prevedono: esperienze con materiale non strutturato (loose parts), sperimentazione di tecniche artistiche (pittura, manipolazione), esplorazioni immersive multisensoriali e digitali.
Qual è il ruolo dell’adulto?
L’adulto, durante queste esperienze, osserva, lascia al bambino la libertà di esplorare, di esprimersi, fungendo da punto punto di riferimento non direttivo.
Un regista discreto, che con uno sguardo sapiente e capacità riflessiva, pensa, organizza e osserva, misurando il proprio intervento in base all’attività del bambino e limitandolo allo stretto necessario, lasciando al piccolo il ruolo da protagonista.
Atelier del colore
"Ma con un pennello nella sua mano, divenuto esperto della Traccia Autentica,
il bambino sviluppa facoltà capaci di cambiare la sua vita." (Arno Stern).
Il nostro atelier del colore è ispirato all’atelier di pittura ideato da Arno Stern.
Nell’atelier ognuno dipinge per sé stesso, con le proprie capacità e i propri
tempi. Un modo per acquisire concentrazione, impegno ed affinare le proprie
capacità.
Si dipinge sulle pareti, in piedi, in ginocchio, seduti. Non si dipinge per
raffigurare, rappresentare, per un osservatore da compiacere o stimolare; si
dipinge per giocare.
È un momento che si trasforma nel piacere di lasciare traccia.
Atelier della costruttività
L'Atelier della costruttività è un’esperienza di gioco collettivo e partecipato, in
cui il dialogo tra i bambini ed i materiali non strutturati dà vita a contesti ed
occasioni privilegiati per creare e favorire dinamiche relazionali positive.
I materiali destrutturati sono perlopiù oggetti di recupero e di scarto
industriale come bobine, tubi di cartone di varie lunghezze, bobine di diverse
dimensioni, ceste, cestini, cassette e contenitori, assi di legno…Il materiale è
capace di suscitare interrogativi, ipotesi e permette al bambino di ricercare
attraverso il linguaggio costruttivo, favorisce l’esplorazione di forme piane e
solide, oltre che familiarizzare con lo spazio e le dimensioni di altezza,
lunghezza e profondità.
Attraverso il fare costruttivo i bambini indagano forme e spazio, elaborano
concetti come equilibri, bilanciamento, senso delle proporzioni, il dentro e
fuori, il vicino e lontano.
L’atelier costruttivo diventa quindi un contesto di apprendimenti e
conoscenze.
Si crea dunque uno spazio speciale inserito nella quotidianità per favorire il
processo di creatività, trovare un modo piacevole di sperimentare il proprio
corpo in relazione al mondo esterno.
Durante gli incontri ogni bambino può liberamente immergersi in una
importante esperienza percettiva sentendosi completamente coinvolto.
Atelier della luce
L'atelier della luce è uno spazio dove i bambini possono esplorare
attivamente le trasformazioni prodotte nello spazio dai fenomeni luminosi, in
un dialogo incessante tra materiali e luce.
E’ un luogo di ricerca e sperimentazione, dove si indaga la luce nelle sue
diverse forme, attraverso esplorazioni che provocano meraviglia e curiosità ,
stimolano la creatività e approfondimenti.
La luce trasforma materiali, crea ombre, proietta colori, disegna forme. La
luce e i suoi fenomeni sono porte aperte verso la scoperta e la conoscenza
del mondo: in particolare, si indagano fenomeni in cui il raggio di luce viene
scomposto, riflesso, propagato. Inoltre, la luce può essere usata per ricreare
scenari e paesaggi.
Atelier della sabbia
Con la sabbia intuisce Ute Strub, “i bambini hanno modo di vedere, pensare e
sentire attraverso le mani”.
Non ci si pone un obiettivo pedagogico se non quello di favorire una sana
immersione nella gioia, nella bellezza, nel gioco fine a se stesso , nella
libertà, nella possibilità di muoversi come lo si desidera.
Lo spazio e i materiali selezionati pongono in essere le condizioni affinché lo
sviluppo motorio, emozionale, cognitivo procedano insieme secondo natura,
facendo fare a bambini le esperienze che procurano loro piacere e
soddisfazione.
È un atelier frutto di uno sguardo attento alla cura, della capacità dell'adulto di
rimanere sullo sfondo, della fiducia nelle capacità del bambino, di tempi e
spazi vuoti e pieni, di rispetto.
Vengono utilizzati oggetti con una storia, materiali reali e naturali, perché il
bambino deve poter fare esperienza di diverse impressioni sensoriali.
La sabbia è raccolta in ceste di vimini rivestite da un lenzuolo bianco,
disposte in vari punti della stanza per agevolare la fruibilità di gioco dei
bambini. Gli oggetti proposti sono: conchiglie, rametti, diversi utensili da
cucina, vasetti, tocchetti di legno, imbuti, di varie dimensioni. Ogni oggetto
presente nell’atelier è selezionato con cura. I bambini hanno la possibilità di
coniugare le molteplici possibilità che derivano dal movimento, esplorando
elementi della natura e avendo l’opportunità di raggiungere una forma di
concentrazione che non è raggiungibile se non nel movimento. L’ambiente
creato permette al bambino di agire guidato dal proprio interesse, dal proprio
“progetto interiore”, in completa libertà e autonomia.